Paolo de Gregorio 2 marzo 15.29.04 - il futuro a 5 stelle -Parecchi mesi fa chiedevo a Grillo di puntare a quel 57% del popolo italiano, riflessivo e positivo, che per interessi materiali e principi etici si era manifestato nel voto referendario per l'acqua pubblica, contro il nucleare, contro il legittimo impedimento del vero cancro della nostra democrazia Silvio B.La vittoria ci fu, malgrado PDL e PD puntassero apertamente alla mancanza del "quorum" perché la politica è meglio che non esca dai palazzi del potere, visto mai che i cittadini prendano gusto alla democrazia diretta. Fu quello il primo segnale che qualche cosa stava cambiando nella testa degli italiani.Oggi, ad elezioni avvenute, con la dimostrazione matematica che si può fare politica anche senza soldi, rileggendo i primi 20 punti del programma del Movimento, una vera lama di luce verso una autentica democrazia attenta agli ultimi ma anche alla piccola e media impresa, bisogna concludere che il 25% dei voti, con la maglia rosa di primo partito, è molto poco, specialmente se ci confrontiamo con il NULLA proposto dagli altri partiti.Nel rifiutare ogni alleanza con PD o PDL non bisogna perdere l'occasione di ribadire che la crisi economica è in gran parte frutto di una situazione politiche che da almeno 20 anni è di tipo consociativo, spartitorio (vedi RAI, BANCHE), in cui non esistono più né destra né sinistra, non vi è stato un vero ruolo di opposizione e di controllo, fino allo scandalo conclamato del governo Monti, sostenuto da PDL e PD.Il teatrino della politica ci vuol far credere che B. e Bersani sono avversari, uno di destra, l'altro di sinistra, ma in realtà sono due partiti di CENTRO, in perenne lotta tra loro per spartirsi potere, affari, mantenimento dei privilegi di CASTA, diretti e pieni responsabili di una crisi che non hanno saputo né individuare, né governare.A fronte di questi "esperti della politica", professionisti da decenni, in realtà cialtroni e incapaci, con un'Italia ormai fallita e commissariata dall'Europa e dalle banche, gli italiani perbene dovrebbero premiare più pesantemente una organizzazione di incensurati, che promettono di andarsene dopo due legislature, che si autoriducono lo stipendio, che propongono un reddito di cittadinanza a tutti i disoccupati, da pagare con i soldi che dovremmo buttare per i bombardieri F35, che propongono di abolire le Province, di rientrare da tutte le avventure militari, che propongono l'abolizione del finanziamento ai partiti e all'editoria, e con questi risparmi finanziare massicciamente piccole e medie imprese, industriali, artigiane, agricole, che sono la spina dorsale della nostra economia.È urgente che quel 57% di materializzi di nuovo alle prossime elezioni, poiché dai D'Alema, Bersani, Berlusconi verranno solo guai, paralisi, disoccupazione, precarietà, inganni, e anche se si metteranno d'accordo per un nuovo governo, non hanno la più pallida idea di come uscire dalla crisi, se non continuandoOggi già si vede la linea contro il M5S da cui il PD "pretende" la fiducia, mentre sottobanco cerca di comprarsi qualche senatore, come ha fatto B. con Sergio De Gregorio dell'IDV, cercando di appiccicare al Movimento l'etichetta di irresponsabilità per il governo del paese.Con Pd e PDL non c'è da prendere nemmeno un caffè. Loro hanno creato la crisi, devono riconoscere questa evidente verità e provare a tirarcene fuori. Se non sono in grado di farlo, gli elettori lo capiranno e daranno al M5S la maggioranza assoluta per governare senza limiti e ricatti.Paolo De Gregorio
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domenica 3 marzo 2013
- il futuro a 5 stelle -
La resa di Grillo
martedì 26 febbraio 2013
La crisi è finita?
Antonio Grazia Lucia Cipriani 26 febbraio 19.42.14 di questo dovete parlare
che poi vediamo il
risultato e del costo
di queste votazioni
Olio di ricino
Se mio nonno avesse avuto tre palle sarebbe un flipper
Salvatore Mangiacotti 26 febbraio 21.57.36 Se mio nonno avesse avuto tre palle sarebbe stato un flipper... (ci vuole coraggio e ottimismo)... vai DEMOCRATICI e DEMOCRATICHE...Vai PIERLUIGI BERSANI ... proviamo a fare un governo con alcuni punti fondamentali:un governo di cambiamento che ha come agenda quattro punti ben precisi:> riforma delle istituzioni,> riforma della politica,> moralità pubblica e privata,> difesa dei ceti più esposti alla crisi,> impegno per una politica europea più rivolta al lavoro,rilanciando la sfida al Paese Italia con autorevolezza ed entusiasmo ...Andassero al diavolo e anche da qualche altra parte i tafazziani, quelli che dicono di essere di Sinistra ma non fanno mai nulla per dimostrarlo, quelli che aspettano sempre le sconfitte per riposizionarsi, quelli che sono sempre seduti sul divano a fare analisi, quelli che hanno reagito male ai risultati, ecc....
Purtroppo adesso dovrai governare con quelli che disprezzi.
Tutti a casa
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by michelegemmaFinalmente si è votato! Nessun vincitore. Adesso nessun inciucio. Bisogna tornare alle urne. Ed anche presto. L'ipotesi del governissimo, congettura che non distinguerebbe maggioranza e opposizione, deve essere scongiurata. La garanzia, per non vedere nascere un altro governo pastrocchio, potrebbero essere gli eletti del Movimento 5 Stelle. La campagna elettorale, scialba e priva di confronti tra programmi-uomini-coalizioni, ha partito il risultato che in molti prevedevano: l'ingovernabilità. L'incertezza potrebbe, per certi versi, risultare conveniente per la democrazia italiana. Minata dalla totale mancanza di responsabilità politica e partitica e contrassegnata da abusi di potere, economici e sociali, che non hanno precedenti nella storia repubblicana della Nazione. La non governabilità potrebbe essere la vera occasione di riscatto per i partiti, quindi gli eletti al Parlamento. Leggi il resto dell'articolo
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